14 nov 2009

Mi sono rotto i coglioni di Berlusconi

Roma, 5 dicembre 2009. No Berlusconi Day.
(6:36)
"Mi sono rotto i coglioni di Berlusconi". Ditelo in pubblico, al bar, al ristorante. Gridatelo in radio, ai semafori, scrivetelo ai giornali, inviate mail ai siti italiani e internazionali, alle caselle di posta dei deputati, dei senatori. "Mi sono rotto i coglioni di Berlusconi". Non voglio passare la mia vita a inseguire l'ultimo Lodo Alfano, l'ultima ghedinata, l'ultima assoluzione per legge di un corruttore. Non voglio mettermi a discutere sull'ennesima legge ad personam, sulla presa per il culo della democrazia a ripetizione. Non sopporto più i servi che blaterano di riforma della giustizia nei programmi televisivi. Che difendono l'indifendibile, pagati per mentire, coprire, ululare.
E' mai possibile che gli italiani, anche quelli rincoglioniti dalle televisioni, non abbiano un moto di rigetto, un conato di vomito a vedere la Repubblica Italiana trattata come una zoccola? Il Grande Corruttore ha corrotto forse ogni coscienza? Tutto ciò che ha toccato nella sua vita si è corrotto, decomposto. E' lui l'H1N1 della nostra democrazia. Un campione del falso perbenismo che ha trasformato ogni persona in un Capezzone: da Ratzinger a Bossi, da Fini a Bertone. Fa eccezione D'Alema che è un capezzone naturale.
Lo psiconano è un uomo in fuga, una vita in fuga dai processi, uno che ha sempre pronto un piano B per sfuggire alla Giustizia, e poi un altro piano B e un altro ancora. Milioni di piani B, fino alla consunzione del Paese. Un signore che ha permesso che Veronica Lario, madre di tre dei suoi figli, venisse messa con le tette al vento su Libero per averlo criticato. Che usa l'informazione come un ventilatore sparamerda su chiunque gli sia d'ostacolo. L'Italia merita di meglio, siamo diventati lo zimbello del mondo.
Questo vecchio di settantaquattro anni ha fatto il suo tempo come la compagnia di giro che ha messo insieme per proteggersi e che ammorba l'informazione e il Parlamento. Arroganti e ridicoli. Finito Berlusconi (perchè finirà), dovremo pulire dalla sua merda le stalle d'Italia. Ci vorranno anni.
Il 5 dicembre pomeriggio a Roma in piazza della Repubblica è stato organizzato dalla Rete un giorno di caloroso commiato allo psiconano: il "No B day". Io ci sarò. 250.000 persone hanno già dato la loro adesione. Il PDmenoelle ha rifiutato, alla piazza preferisce l'inciucio. Invito i Meet up a partecipare e a diffondere l'iniziativa. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.
Ps. Stasera alle ore 21.00 interverrò via Skype alla rassegna reggae "Non processate Bob Marley", in piazza Matteotti a Udine, in difesa del Rototom Sunsplah di Osoppo.
lasettimanabanner.jpg
Postato il 13 Novembre 2009 alle 13:38 in

6 nov 2009

Ogni riferimento è puramente caUsale

Nani e ballerine ci rubano il futuro.
Spiriti insoddisfatti e bramosi non cercano soldi o potere...li hanno già.
Il loro burattinaio che ora tutto può dispensa condanne e assoluzioni; falso profeta sul trono di carta mediatica. Impunito ed impunibile dio in terra destina pace o guerra.
Sono le nostre anime quel che cercano, l'energia...neanche da morto avranno la mia.

Ogni riferimento è puramente caUsale

Nani e ballerine ci rubano il futuro.
Spiriti insoddisfatti e bramosi non cercano soldi o potere...li hanno già.
Il loro burattinaio che ora tutto può dispensa condanne e assoluzioni; falso profeta sul trono di carta mediatica. Impunito ed impunibile dio in terra destina pace o guerra.
Sono le nostre anime quel che cercano, l'energia...neanche da morto avranno la mia.

23 set 2009

» 2009-09-23 12:07
AUSTRALIA: METEO SELVAGGIO
Da grandine a tempeste di polvere, Sydney sotto coltre rossa
(ANSA) - SYDNEY, 23 SET - Grandine, temporali, allagamenti, tempeste di polvere e incendi: da ieri quattro stagioni di tempo capriccioso si accavallano in Australia.L'ufficio meteorologico ha diffuso avvisi di grave maltempo in diversi stati,con violente grandinate nel Nuovo Galles del sud, temporali che hanno allagato le strade di Adelaide. Il fenomeno piu' potente e' la tempesta di povere che ha colpito Sydney, coperta da questa mattina da una surreale nebbia rossa.

18 giu 2009

20 mar 2009

Ho bisogno di un piacere. Un piacere personale. Ho bisogno che qualcuno mi faccia un decreto, magari in tre giorni come va di moda adesso. Vorrei un decreto che obblighi lo Stato e le amministrazioni comunali a somministrare idratazione e nutrimento ai barboni. No, perché ne è morto un altro e solo a Milano dall´inizio dell´anno fanno otto. Otto persone non sono poche. No, perché, sa, stiamo tanto a parlare della vita, a difendere la vita ai moribondi e poi ci crepano sotto gli occhi quelli vivi e vegeti e non facciamo un plissé. Ecco, sono sicura che i barboni gradirebbero una bella flebo di branzino... pagata dalla Asl magari...
Ma come mai i clochard non interessano a nessuno? È perché tanto non votano? Oppure la vita loro vale meno? Probabilmente sì, visto che ogni due per tre gli diamo fuoco. Che può essere un modo per risolvere il problema, per carità... È partita sta moda qua, purtroppo. Dar fuoco alle persone. Come fossero bastoncini di incenso. Se uno si annoia, appicca il fuoco e poi se ne torna in birreria a ruttare con gli amici. D´altronde il sudoku, il biliardo e i video games richiedono un minimo di cervello, invece sventolare l´accendino no... Anche a stare nella casa del Grande Fratello, un po´ si fatica, capace che ti chiedono i nomi dei sette nani a memoria, per dire... sono già delle belle prove di intelletto.
Invece, a girare con due fiammiferi e un po´ di benzina, basta un neurone. No, perché nel cranio di questi deficienti due pensieri passano. Il primo: «Se ho i soldi, minchia compro ». Il secondo: «Se non ho i soldi minchia spacco qualcosa, picchio un gay, do fuoco alle persone o stupro la compagna di classe. Altrimenti come lo passo, tutto questo tempo inutile che mi si spiana davanti?».
Caro amico, amico mio carissimo: posso dirti? Se non sai come passare il tempo, come svernare, fai una roba. Legati i testicoli con un cordino e poi fai il tiro alla fune. Vuoi dar fuoco a qualcosa? Ti consiglio i peli delle tue ascelle. Mettiti la maionese sul pisello e poi dallo da mangiare ai piranha. All´inizio dicono che si gode.
No, perché poi c´è la storia del branco, il branco... certo... se non sono in tre o quattro non riescono a fare le cavolate... In due magari hanno ancora la percezione, in tre o quattro invece... alè. Ma il peggio sono i genitori. Per i genitori sono sempre dei bravi ragazzi... «Sì, mio figlio ha dato fuoco ad un barbone ma poi ha cercato di spegnerlo». Ah beh, allora... È un boy-scout, praticamente: mentre faceva un falò col barbone cantava anche alelecicatonga, magari? Zitta, devi stare. Perché per dar fuoco a qualcuno devi avere un tale vuoto dentro di secoli, che la colpa è soprattutto tua. Hai tirato su un testa di minchia, poi ce l´hai scodellato per strada. Questa è la verità. Non è un bravo ragazzo. È uno scervellato criminale, cara. E tu come genitore dovresti insegnargli a vergognarsi. E a consolarlo ci pensi poi quando è in galera: spero per più tempo possibile.

(Luciana Littizzetto, Il pensiero debole, 20/2/2009)