4 giu 2011

SERVIREBBE SUBITO UNO SCIOPERO GENERALE CONTRO LA GUERRA


SERVIREBBE SUBITO UNO SCIOPERO GENERALE CONTRO LA GUERRA
Servirebbe subito uno sciopero generale contro la guerra.
Per far cessare la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan, dove troppe persone sono gia' morte.
Per far cessare la partecipazione italiana alla guerra in Libia, dove troppe persone sono gia' morte.
Per far cessare la persecuzione razzista italiana ed europea contro i migranti, persecuzione a causa della quale troppe persone sono gia' morte e troppe persone sono state ridotte in schiavitu'.
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Servirebbe subito uno sciopero generale affinche' l'Italia torni al rispetto della legge posta a fondamento del nostro ordinamento giuridico, la Costituzione della Repubblica Italiana, che all'articolo 10 riconosce il diritto di asilo - e quindi il dovere di accoglienza e di assistenza - per chi e' in fuga da paesi in cui i suoi diritti umani non sono riconosciuti e protetti.
Servirebbe subito uno sciopero generale affinche' l'Italia torni al rispetto della legge posta a fondamento del nostro ordinamento giuridico, la Costituzione della Repubblica Italiana, che all'articolo 11 "ripudia la guerra" e quindi esplicitamente ed inequivocabilmente proibisce la partecipazione italiana alle guerre in corso in Afghanistan e in Libia.
Servirebbe subito uno sciopero generale affinche' l'Italia torni al rispetto della legge posta a fondamento del nostro ordinamento giuridico, la Costituzione della Repubblica Italiana, che agli articoli 2 e 3 riconosce i diritti umani di tutti gli esseri umani e proibisce il razzismo.
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Servirebbe subito uno sciopero generale affinche' l'Italia cessi di partecipare alle guerre terroriste, razziste e stragiste; affinche' l'Italia cessi di commettere e provocare omicidi; affinche' l'Italia torni a rispettare la vita umana.
Uno sciopero generale per la legalita' e la misericordia, per la civilta' e l'umanita', per salvare il nostro paese dalla barbarie, per salvare tante vite innocenti che una politica criminale e insensata sta assassinando.
Solo la pace salva le vite.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Peppe Sini
responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 4 giugno 2011

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