22 set 2007

Provvedimenti in vista per Mazza

Al Presidente Ordine dei Giornalisti Dott. Lorenzo Del Boca

Le scrivo per chiederLe di prendere provvedimenti disciplinari,
dalla censura all'espulsione dall'Ordine, nei confronti del
Giornalista Mauro Mazza, direttore della Testata Giornalistica
di RAI 2 per i seguenti motivi:

- PROCURATO ALLARME:
Nell'editoriale di mercoledì 19 settembre 2007,
andato in onda alle ore 13.00, usava 4 minuti di servizio
pubblico per paventare il rischio che un pacifico e non
violento movimento di cittadini indignato verso l'attuale classe
politica italiana possa "premere il grilletto e qualche volta uccidere".

Tale affermazione non è supportata da nessun dato reale ma è solo
una sua forzata e discriminatoria interpretazione dei fatti.

- VIOLAZIONE DELLA CARTA DEI DOVERI DEL GIORNALISTA:
Il suddetto Mauro Mazza dirige un telegiornale pubblico, è pagato dai
cittadini e ancor più di ogni altro giornalista è tenuto a rispettare
la Carta dei doveri del Giornalista del 1993
che alla voce PRINCIPI così recita:
"Il giornalista non deve omettere fatti o dettagli essenziali
alla completa ricostruzione dell'avvenimento.
Non deve travisare, né forzare il contenuto degli articoli o delle notizie"

ed alla voce RESPONSABILITA' :
"Il giornalista non può discriminare nessuno
per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali,
opinioni politiche".
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La ringrazio anticipatamente contando su una sua pronta decisione in merito.
Distinti saluti.
Luca Noto.

Partecipazione

22 Settembre 2007

La sera tutti al consiglio comunale

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Si condanna chi aizza le folle, chi è fuori dall’alveo istituzionale. Si critica il linguaggio del V-day per evitare di parlare dei suoi contenuti e delle cause che lo hanno originato.
Il V-day ha proposto un disegno di legge popolare in tre punti per un “Parlamento Pulito” i cittadini italiani in fila per ore hanno firmato. Dov’è la violenza, dov’è il fascismo evocato da Scalfari?
Le liste civiche riportano i cittadini al centro della vita pubblica, sono previste dalle leggi italiane, sono sempre esistite. Dove sono la demagogia e il qualunquismo strillati dai professionisti della politica?
Noi siamo nell’alveo. Ci interessa la vita pubblica. E’, del resto, di legittima proprietà dei cittadini.
Il blog ha proposto un programma, "Le primarie dei cittadini", su economia, trasporti, energia, sanità, telecomunicazioni. Qualche media lo ha preso in considerazione? E’ stato forse analizzato, discusso?
Dall’otto settembre tutti i post di questo blog sono stati sviscerati in ogni loro parola, tranne uno. Ci avete fatto caso? Quello che chiede di mandare Rete 4 sul satellite per ristabilire la legalità. Che strano. I direttori dei tg così solerti nelle loro critiche non lo hanno citato. Petruccioli, dove sei? Ad Arcore?
La carta di identità è la nostra tessera di partito. I comuni la nostra piazza. Sindaci e assessori i nostri dipendenti. Vanno controllati.
Partecipate ai consigli comunali. Sono gratis e meglio del cinema. E’ previsto dalla Legge DLGS n. 267/2000 - Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali. Discutete le sedute e riportate le vostre impressioni nei blog, nei forum. Tranquilli, siete nell’alveo!

Postato da Beppe Grillo

Il "Belpaese"...senza vergogna

21 Settembre 2007

Senza lavoro, senza niente

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Chi perde il lavoro in Italia perde tutto. Chi ha una famiglia da mantenere e si trova da un giorno all’altro in mezzo a una strada non ha protezioni sociali. E’ espulso dal sistema. Pagare le tasse per venti o trent’anni non gli dà nessun diritto. Essere cittadino italiano nessuna protezione. Lo Stato è assente.
Il vero problema non sono le leggi sul precariato, ma la mancanza di lavoro.
Mi è stata segnalata una lettera inviata a Corrado Augias nella sua rubrica "Lettere&Commenti" di cui pubblico un riassunto. Descrive una situazione comune a decine di migliaia di persone che perdono prima il lavoro e poi la speranza.
Se qualche imprenditore è in ascolto aiuti questa famiglia.

“Dal giorno in cui io, mio marito e mia figlia di 10 anni, stavamo trascorrendo qualche giorno di vacanza e abbiamo dovuto anticipare il rientro per il licenziamento in tronco di mio marito, senza preavviso, dopo un’esperienza lavorativa trentennale, e a 52 anni, ci è cascato il mondo addosso.
Io lavoro part-time e il mio stipendio si aggira sui 500 euro. Nonostante il mio impegno, la fortuna non mi ha assistito abbastanza per raggiungere una migliore retribuzione.
Mio marito ha risposto a diverse inserzioni e sarebbe disposto a qualunque lavoro, ma nulla. Ci siamo rivolti persino ai servizi sociali per avere almeno un aiuto economico in attesa di un’occupazione; tra l’altro è iniziata la scuola, le rate scolastiche, bollette, affitto, col rischio che presto arrivi lo sfratto, dovremmo pur mangiare. Ci siamo sentiti rispondere che col mio stipendio di 500 euro si può vivere, per legge. Sfido chiunque con un affitto che equivale al mio stipendio, a farlo.
Sono una donna affranta e una madre straziata per non poter concedere i bisogni primari a mia figlia, il primo pensiero naturalmente.
Come possono le istituzioni essere così crudeli nei confronti di chi si trova all’improvviso a dover affontare situazioni del genere senza colpe?”
Maria Grazia Spadaromgarte@yahoo.it

Ps: Scaricate e diffondete: “Schiavi Moderni”. Solo ieri 20.000 copie scaricate, siamo a quota 280.000.

Postato da Beppe Grillo