26 set 2007

IL FIATO SUL COLLO...

26 Settembre 2007

Il consiglio comunale di Torino

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Il cittadino si sta svegliando. Si sta accorgendo che la cosa pubblica non è dei partiti, ma sua. Il consiglio comunale di Torino ha visto, dopo molti anni, la presenza in Sala Rossa dei datori di lavoro con un indubbio beneficio per le attività. L'occhio del padrone ingrassa il cavallo e rende frizzante gli assessori. Pubblico il resoconto del Meetup di Torino.

"Caro Beppe,
è partita ufficialmente l'operazione "Fiato sul collo" a Torino, con la partecipazione ai consigli comunali e di circoscrizione (dove la legge permette anche di intervenire).
I commenti dei consiglieri-dipendenti rilasciati alla stampa locale:
- Agostino Ghiglia (AN) : [...]Premesso che detesto il qualunquismo di Grillo, ben venga che dei cittadini partecipino ai lavori del consiglio comunale: è una forma di controllo".
- Mario Carossa (Lega): "Un buon metodo per combattere l'assenteismo".
- Antonello Angeleri dell'Udc: "[...]La loro presenza ha reso frizzante il consiglio.Tutti a intervenire, tutti a chiosare, a proporre "manco fosse il primo giorno di scuola".. "alcuni consiglieri si siano messi in riga solo perchè sapevano di essere controllati".
- Monica Cerutti (Sd): "la loro presenza ha determinato uno svolgersi dei lavori più ordinato".
Il commento del sindaco-dipendente Chiamparino su la Stampa: "Ben vengano: da quando son morti gli Arneodo (anziana coppia di fratello e sorella, sempre presenti in Sala Rossa, n.d.r) non c'è mai nessuno. Semmai la cosa sospetta sono queste manifestazioni alle quali, magari, seguiranno le liste civiche. Una volta qui dovranno anche loro rispettare le regole e non potranno mandare affanculo nessuno".
Un nostro semplice commento: le regole le abbiamo sempre seguite, ed è interessante notare come la maggior parte dei politici, Chiamparino compreso, ipotizzino sempre secondi fini o interessi (creazione di liste civiche o partiti) perché un cittadino eserciti un suo diritto costituzionale. Si è perso ogni orizzonte di senso civico e passione. Nei palazzi, non nelle piazze come abbiamo potuto vedere al V-Day. Avanti così." Filippo & il Meetup di Torino

Ps: La quaglia è in grembo. Ripeto: la quaglia è in grembo.

Postato da Beppe Grillo

Noi siamo Stato!

Noi siamo Stato!

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In Piazza Maggiore a Bologna c'erano sul palco, con me decine di persone. Architetti, filosofi, giornalisti, economisti, cittadini comuni, comitati, ambientalisti, artisti. Non ne ha parlato nessuno. Non hanno riferito le loro parole, le loro proposte, le loro accuse. Parole ascoltate da una piazza attenta e silenziosa da sembrare una chiesa. Le propongo una dopo l'altra sul blog. La parola a Alessandro Bergonzoni con il suo magico discorso : "Noi siamo Stato!".

"Grazie! Grazie Grillo! Grande appuntamento. Appunti per un appuntamento. Grillo ci ha dato il modo, a me viene il modo alla gola. Bisogna dire, fare, far combaciare il dire con il fare. Firmamento, cioè andate a firmare e andiamo a firmare; testa, senza mento, testa. Usare la testa, altrimenti la penitenza la facciamo noi! I condannati siamo noi se non cambiamo. Questa volta indicare non è maleducato. La sollevazione popolare. Grillo diceva la sollevazione popolare: per vedere cosa c'è dentro, cosa c'è dentro!
Fanno i duecento all'ora, i politici. Certi politici.
Sono stato inquisito. E allora?
Sono stato condannato. E allora?
Non me ne andrò mai.E allora?
Sono colluso.E allora?
Non me ne frega niente.E allora?
E allora?
E' velocità, questa. Vanno fermati per la velocità.
Dobbiamo montarci la testa, montarla! L'abbiamo sul comodino: va montata! A vita, a vita! Se no non funziona! La testa va montata! Chi è steso al potere a prendere il sole, ci prende il sole. Non voglio il sole? Voglio il sole. Non chiedo la luna, lo voglio il sole! Non ce ne facciamo una ragione? Cerchiamo tutte le ragioni! Usiamo le furbici per tagliare. Le furbici per tagliare.
Gli spenti. Abbasso gli spenti, non siamo spenti! Noi non andiamo a elica, andiamo a reazione: questa piazza è una reazione! Una reazione! C'è una monarchia che ci piace: il suo re è re-agire e re-sponsabile. Sono i due re che noi vogliamo. Re-agire! Certe volte siamo avversari del cane, ma amici dell'osso. Siamo conniventi.
Ribelliamoci, torniamo al bello. Ri-bello. Rivoglio il bello! La metereologia sociale, culturale, antropologica, filosofica.
Dove siamo arrivati? Il problema non è dove siamo arrivati, è quando cominciamo. Oggi! Cominciamo oggi! Ora! E' la cosa importante.
Dice: "ma è una forma di violenza". La violenza brutta e cattiva non mi piace, ma siccome c'è quella bella e buona...usiamo la violenza bella e buona! Devono dormire preoccupati. Dormire preoccupati. Non possiamo solo chiedere gli autografi alle persone, dobbiamo anche dire "non va!". Chiediamo a certi giornalisti che vanno a chiedere a una persona che non è ancora condannata che cosa ha fatto o al padre di un bambino morto cosa si prova ad avere un figlio morto, chiediamo a quel giornalista di andare da un'altra parte! Non lì! Questa non è politica, è cultura, è cultura!
Chi è Stato? Noi siamo Stato! Chi è Stato? Noi siamo Stato! Loro sono stati? No, no, non so, ma loro non sono Stato. Vanno contestati. E lo Stato è uno Stato pietoso? Non lo so. Cerchiamo di essere maiuscoli!
L'uomo deserto insabbia e vende miraggi. Non si può. Il popolo degli zittiti non esiste, gli zittiti non esistono! Attenzione ai mezzi di distrazione di massa! Beppe Grillo ci ha raccontato cose che potevamo, forse, sapere prima, ma ci sono i mezzi di distrazione di massa! Certa televisione, certi reality, certo calcio, certe ore spese a cazzeggiare!
E intanto pensiamo ad altro. Meno morbo di "Cronic", il morbo della cronaca. Meno cronaca, parliamo d'altro. A forza di ridere restano. Basta scherzarci sopra, dobbiamo non starci sotto! Il campanello d'allarme lui l'ha suonato. Abbiamo suonato il campanello. Possiamo andare su e vedere cosa c'è, suonando il campanello d'allarme? Questa è la domanda. L'intelligenza e l'onestà sono una dogana, non passano tutti. Scendiamoci in testa, non basta una piazza. Ogni giorno possiamo fare una manifestazione interiore, nella propria testa! L'abbiamo un'anima o abbiamo solo un corpo? E' una domanda. Siamo feriti dall'illegalità e le bende ce le mettono sugli occhi. Non è lì che vanno le bende. Protesta interiore.
L'altra domanda che mi faccio è: è importante vedere perchè Tanzi è arrivato lì, cosa facciamo nella scuola e nell'Università perchè non si formino industriali di quel genere? Cosa si fa? Questo è il tema! Chiudo. La casa di tolleranza. Torniamo a casa, non tolleriamo più! Non tolleriamo più! I partiti dei partiti!
Grazie Beppe! Pensare! Pensare!" Alessandro Bergonzoni

Ps: Scaricate il logo del V-DAY IO C’ERO e date sfogo alla vostra fantasia stampandolo su magliette, adesivi, segnalibri o pubblicatelo su vostro blog.